venerdì 2 agosto 2013

"Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto.
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
perchè con questa spada vi uccido quando voglio."

Sono le due di notte (o le due del mattino, fate un po' voi) fa un caldo bestiale e non tira nemmeno un poco poco di vento, così, tanto per non morire asfissiati. 
Mi sento una stranissima rabbia addosso e avrei voglia di piangere a dirotto, ma non riesco a capire il perchè.

"Ma dentro di me sento che il grande amore esiste, amo senza peccato, amo, ma sono triste

Le due di notte e tanti pesieri, aver voglia di scrivere, di far uscire lo schifo che ho in testa. 
Chissà se Guccini si sentiva come me quando ha scritto Cyrano, chissà se, come me, alle due di notte, si è trovato solo con tante cose da dire e una penna in mano. 
Vedo la gente disinteressata, che continua a ripetermi che me la prendo troppo, che ho solo diciassette anni, che non posso pensare sempre alle cose che succedono in giro o in Italia, non posso sempre parlare come se fossi un telegiornale, perchè alla gente non gliene frega niente di quello che dico. 
Mi ripetono che a diciassette anni non posso avere una solida opinione politica, che sono piccola.
E tu, mia cara Tatiana, è inutile che leggi Gramsci, se poi a scuola vai male in latino, se non capisci bene chimica e se non ti sei mai voluta applicare in matematica!
Poi passo per quella superficiale se dico che i voti a scuola non sono tutto. 
Superficiale.
Ma si, mi basta che Guccini la pensi come me. 

  "..Tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali"



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